Esistono stagioni ben definite per dirsi addio?
I dati delle associazioni di categoria, ormai da anni, registrano un aumento delle separazioni a ridosso dei mesi estivi, con un boom in primavera.
Che sia colpa delle tempeste ormonali o si tratti di un semplice desiderio di libertà e di nuove avventure, non è dato saperlo, ma godersi la bella stagione con un nuovo partner o in assoluta solitudine sembrerebbe il nuovo mood per oltre il 40% delle coppie che scoppiano.
E se la primavera e l’autunno sono le stagioni ‘preferite’ per dirsi addio, in estate si tenta la strada della riconciliazione…sperando forse che le ferie possano servire da collante… con una puntuale visita ad uno studio legale tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre.
Al di là del dato statistico, la decisione di separarsi dovrebbe essere presa solo dopo aver seriamente valutato tutte le opzioni e aver cercato di risolvere i problemi di coppia.
Se, nonostante gli sforzi, si arriva alla conclusione che la separazione è l’unica soluzione possibile, allora non ha senso rimandare la decisione attendendo che arrivi la “stagione giusta”.
In definitiva, la decisione di separarsi è una scelta personale che dipende da molte variabili, come la situazione della coppia, le motivazioni individuali e le esigenze personali.
Ciò che conta è ponderare bene le decisioni, soprattutto nell’ottica di rispetto del partner con il quale fino a poco tempo fa si è condiviso un intenso percorso di vita e tutelare e preservare i figli dai traumi che, inevitabilmente, ne conseguiranno.