Con una recentissima ordinanza datata 16 maggio 2023 (n. 13345/2023), la Cassazione civile ha previsto l’obbligo dei nonni paterni di contribuire al mantenimento della nipote se il padre è completamente assente e la madre non ha la forza economica per farlo.

 

Nel caso in esame, una madre, dopo anni di mancato versamento del contributo di mantenimento della figlia minorenne da parte del padre, condannato anche in sede penale e resosi, di fatto, irreperibile, ha chiesto ed ottenuto la condanna dei nonni paterni al pagamento del mantenimento della bambina. 

Il Supremo Consesso, nel riprendere un orientamento ormai consolidato, ha precisato che l’obbligo di mantenimento in capo agli ascendenti ha natura subordinata e sussidiaria rispetto all’obbligazione primaria che ricade sui genitori ex art.148 c.c..

 

Pertanto, se uno dei due genitori non può o non vuole adempiere al proprio dovere nei confronti del figlio, deve intervenire, nell’ottica del preminente interesse dei figli, l’altro genitore, sfruttando tutte le sue sostanze patrimoniali e tutta la propria capacità lavorativa ed eventualmente agendo in giudizio contro il soggetto inadempiente.

 

Solo nell’ipotesi in cui, come precisato dalla Cassazione nell’ordinanza su richiamata, sussiste un reiterato inadempimento del padre e la madre, da una valutazione complessiva, non ha mezzi sufficienti a provvedere al mantenimento della minore, allora sono chiamanti ad intervenire gli ascendenti, sul presupposto che le esigenze di vita della minore non possono essere soddisfatte integralmente ed in misura adeguata solo dalla madre.