La Corte di Cassazione ha revocato l’ 𝗮𝘀𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗮𝘀𝗮 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗹𝗶𝗮𝗿𝗲 alla madre cui era stato collocato in via prevalente il figlio disabile nel giudizio di 𝗱𝗶𝘃𝗼𝗿𝘇𝗶𝗼.
Da alcuni accertamenti era emerso, infatti, che già da tempo sia la madre che il figlio disabile, maggiorenne ma non economicamente sufficiente, dimoravano abitualmente presso altro immobile.
Pertanto, secondo la Corte di Cassazione, il venir meno dell’interesse abitativo, unito all’accertato peggioramento delle condizioni economiche del padre, fa sì che la casa familiare non debba essere più assegnata alla donna.
(Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza n.16286/2020 depositata il 30.07.2020)